Incisione relativa agli scontri in Aspromonte

Incisione
Sull’Aspromonte, massiccio montuoso della Calabria meridionale, si consumò una pagina dolorosa del giovanissimo Stato italiano. Qui, il 29 agosto 1862, le truppe regie, al comando del colonnello Pallavicini, fermarono poco più di 2000 volontari garibaldini, sbarcati in Calabria quattro giorni prima, per muovere, agli ordini del Generale, alla volta dello Stato pontificio e liberare Roma dal potere papale. Un scambio di colpi d’arma da fuoco tra i due schieramenti fu interrotto da Garibaldi che volle evitare un combattimento fratricida. Al termine della scaramuccia il bilancio è di 12 morti. I volontari garibaldini sono imprigionati e lo stesso Generale dei Mille, ferito, arrestato, viene rinchiuso nel forte del Varignano a La Spezia.